E’ un uomo che spettina la vita, arde di passione, quando si fida ti mette tra le mani il suo cuore. Un artista… di quelli veri, che non ammettono finzioni, che se barano al tavolo da gioco, poi si sentono in colpa. Lui è Stefano Floris, classe ‘75, segni particolari: vegetariano non praticante.
Una delle prime domande che gli rivolgo, infatti, riguarda i suoi valori. Gli chiedo se ha mai sentito scricchiolare qualcuno di essi e lui confida che ogni tanto desidera raggiungere maggiore coerenza tra le proprie scelte alimentari e il grande amore per gli animali. Una scelta verso l’alimentazione vegetariana, per ecologia ed etica, ma qualche disguido di salute che a volte lo porta a mangiare del pesce.
<Soffro per il fatto che ancora non riesco a rimanere coerente con le mie scelte, vorrei chiudere gli occhi e riaprirli in un’isola deserta in cui posso nutrirmi di soli frutti senza nuocere a nessuno. Io sono quello che rompe le scatole agli amici se buttano via una briciola di pane, non sopporto gli sprechi, mi piacerebbe vedere maggior rispetto per la terra e per ogni cosa che ci passi tra le mani. Vorrei vivere per contribuire a rendere felici le persone, regalare sempre un sorriso, come facevo con i bambini in Africa. Dopo che morirò vorrei che la gente dicesse: nooo! Era troppo simpatico, faceva morire dalle risate! Vorrei essere sempre allegro fino al mio ultimo giorno e portare allegria a chi mi circonda. Ho paura della morte. Ci penso spesso>
Quando si parla di morte non si può banalizzare un discorso, e per rispettare la grande sensibilità che contraddistingue Stefano, rimango in religioso silenzio ad ascoltare.
<Ho scoperto che la scomparsa di una persona cara può cambiarti la vita. Mio padre, che mi ha lasciato prematuramente, era anche il mio migliore amico. 54 anni erano troppo pochi, aveva tanti sogni nel cassetto che non ha mai potuto realizzare. Uno di questi era condividere con me i viaggi in Africa e tanto altro ancora… Il fatto che non abbia potuto farlo è stato per me uno schiaffo importante. Da quel momento mi sono detto che dovevo godermi la vita e concretizzare i miei sogni, così ho studiato per diventare una guida safari. Si sono aperte nuove opportunità e delle vere e proprie svolte nella mia vita>.
Ad oggi il cassetto dei sogni è socchiuso, ogni tanto fa capolino il progetto di riprendere la recitazione teatrale. La creatività indubbiamente non è mai mancata nella vita di Stefano. Inizia le prime esperienza artistiche col teatro tra i 7 e gli 11 anni, dopo il diploma fa i provini per lavorare come animatore in una delle più importanti catene alberghiere d’Italia, suona la batteria e dal ‘99 si dedica al canto con diverse band, tra le quali la più conosciuta è Ratti Matti. Poi dal 2004 arrivano le esperienza in TV come presentatore, ma senza mai abbandonare la passione e il lavoro di guida in Africa. Fino alla più recente presenza su TV2000 e su Videolina per documentare il viaggio di 20000 chilometri in treno, dal Portogallo al Vietnam, intrapreso nel 2020 con una persona speciale.
Si tratta di Tiziana, sua compagna di vita e di viaggio, con la quale c’è una condivisione totale di scelte, valori, gusti, ma anche un istinto di protezione e un amore totalizzante, quasi sacro, che non potrei mai sciupare tra le pagine di un giornale. Per questo voglio custodire le parole di Stefano nel mio cuore, con un profondo senso di gratitudine. E se i nostri lettori vorranno sapere di più, potranno seguire Stefano Floris e Tiziana Nuvoli sui canali Social e in TV. Infatti tra pochi giorni partiranno per una nuova e originalissima avventura. Dal 21 marzo per 90 giorni attraverseranno tutti i 50 Stati Uniti d’America in treno. Dopo la loro ultima tappa, prevista a New York per 18 giugno, ci racconteranno il loro viaggio durante 18 puntate su Videolina e su canali nazionali. Buon viaggio ragazzi!!!
