Colon irritabile? un male invalidante di cui si parla troppo poco

Stando alle statistiche più recenti circa il 20% della popolazione ha problemi di salute a livello intestinale, con un fastidioso senso di pancia gonfia e dolore addominale che si manifesta dopo mangiato, accompagnato da irregolarità intestinali, nausea e numerosi altri sintomi fisici e psicologici che possono compromettere seriamente lo stile di vita e le relazioni sociali. Alla base di tutto c’è la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), un disturbo cronico che interessa la funzionalità dell’intero apparato digestivo e che viene erroneamente indicata come «colite», malgrado le marcate differenze tra le due patologie.

Per colite si intende un’infiammazione del colon rilevabile a livello endoscopico ed istologico, mentre la sindrome del colon irritabile indica un disturbo di tipo sintomatico che non si presenta con alcuna alterazione a livello intestinale, alle coliti che sono da ricondurre a infezioni o a malattie come quella di Crohn, quindi, la sindrome dell’intestino irritabile è un disturbo molto più frequente che non lascia segnali visibili, legato a un cattivo funzionamento dell’apparato gastrointestinale. Manco a farlo a posta ad essere colpite sono soprattutto le donne, in cui si manifesta con una incidenza tre volte superiore a quella degli uomini. Tuttavia la vera radice del disturbo risulta ancora ignota. Ad oggi la teoria più accettata sulle cause della IBS è quella bio-psico-sociale» il disturbo sarebbe da ricondurre a fattori psicologici – legati a eventuali stress vissuti nel periodo dell’infanzia – fattori biologici – dovuti a un’alterazione della componente microbiotica dell’intestino – e sociali – legati soprattutto alla cattiva alimentazione. In questo quadro complicato spetterà al vostro medico specializzato identificare il giusto percorso terapeutico, che varia da caso a caso.

«Non esiste una cura uguale per tutti e, data la mancata conoscenza delle cause specifiche del disturbo, le terapie sono principalmente indirizzate ai sintomi. L alimentazione anche in questo caso gioca un ruolo fondamentale ma solo dopo la prescrizione medica è possibile seguire un piano alimentare idoneo al disturbo. Colon irritabile e Alimentazione (elaborato da Menutrix Il Menu con le Calorie) La dieta si prefigge il recupero di un adeguato stato nutrizionale e del peso nei soggetti, che spesso associano al malassorbimento uno stato di sottopeso. La dieta tende a incrementare l’apporto di fibra idrosolubile, maggiormente indicata a normalizzare la modalità del colon senza irritare le mucose. È necessaria l’analisi del sintomo cronico per l’individuazione di eventuali fattori psicologici (stress). In questo caso è utile impostare un regime dietetico mediato dalla gestione comportamentale del paziente. Descrizione menu’ Dieta normocalorica o lievemente ipercalorica se sottopeso, porzioni lievemente sotto la norma, piatti semplici, cibi ben cotti, frutta lontano dai pasti meglio se cotta, verdura cotta tritata o passata. Alimenti sconsigliati Pane integrale, pasta integrale, zucchero, caffè, tè, molluschi, crostacei, spezie, frutta e verdura ricche di fibre indigeribili, legumi secchi interi, selvaggina, carni rosse e fibrose, bevande alcoliche, formaggi stagionati e fermentati, bibite o soft-drink, fritture, stufati, salse. Frequenza pasti consigliata: 5

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2023-04-23

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