Cagliari, presidio contro lo sfruttamento lavorativo

È previsto per martedì 2 luglio, alle ore 9:30, un presidio, davanti al Tribunale di Cagliari, indetto dal COBAS e dalla USB Sardegna per protestare dopo le ultime morti sul posto di lavoro.

In concomitanza con il presidio, è previsto l’inizio del procedimento per “omicidio colposo aggravato” verso sei indagati per la morte di Ignazio Sessini, lavoratore morto nel luglio 2021 dopo che è stato stritolato da un tritarifiuti mentre prestava servizio da solo in orario notturno vicino la Villaservice di Villacidro.

Tra i motivi per cui il sindacato ha convocato il presidio c’è indubbiamente la recente morte di Satnam Singh, 31enne indiano morto il 19 giugno dopo un incidente sul lavoro a Latina, lasciato morire senza soccorso davanti alla sua abitazione con il braccio mozzato. 

L’azienda in cui lavorava Singh era già stata attenzionata da diversi ispettori del lavoro, i quali, tuttavia, non hanno posto sanzioni alla suddetta azienda. 

La morte disumana e violenta del lavoratore ha scosso la pubblica opinione italiana, mettendo sul mirino la questione del caporalato e del lavoro in nero.

La morte di Singh non è altro che l’ennesimo capitolo di una vicenda tragica come quella dello sfruttamento sul posto di lavoro; i dati dei primi sei mesi del 2024 offrono un quadro generale spaventoso: ben secondo i dati dell'INAIL, nei primi 5 mesi del 2024 i morti sul lavoro sono 369 (+3,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente); gravissimo anche l’aumento delle patologie di origine professionale denunciate: 38.868 (+24,0%).

Tra le proposte sollevate dai sindacati in questione, vi sono la richiesta di una maggiore sicurezza sul posto di lavoro, in particolare gli ambienti scolastici, i quali, per grossa percentuale, sono ubicati in strutture inadeguate o fatiscenti.